"Ma questa Maremma… pantanosa, dei tramonti di un colore impossibile, insultante per chiunque cerchi di capirne il senso… e poi si riflette la luce… e si riflette… e tu vedi uno!! “ Ma lei è il grande Domenico Tiburzi?” ti guarda con sguardo da cane, no da lupo… vola qualche zanzara… poi dopo un bel po’ risponde secco… < NO!>… silenzio. Ricomincia a camminare, lento ma deciso, e tu dici da lontano <Ma dove va?> lui risponde senza fermarsi, parlando sotto i baffi…. <Vo a farmi la punta alla fava!!>"
(Luigi Stinga, Bajamar-Tenerife)
Crea, a dire poco, "curiosità" l'espressione nella quale ci si imbatte nel corso della storia:
"vado a farmi la punta alla fava"
subito il mio amico artista Luigi Stinga la riporta nella tavola destinatami,
Poi, via via, altri amici esternano incredulità ...
che dire? dove diavolo è nascosto il significato?
Leggete per credere